I confetti: origini e tradizioni
I confetti: le origini, la storia e le tradizioni
Per scoprire l’origine dei confetti dobbiamo tornare indietro di diversi secoli, fino all’epoca romana. La parola stessa ci suggerisce di fare questo lungo viaggio nel tempo, perché la parola “confetti” deriva dal latino “conficere”, ovvero, confezionare.
All’epoca, infatti, era tradizione festeggiare matrimoni e nascite con della frutta secca avviluppata da un ottimo strato di miele. La forma di confetto più simile a quella attuale nasce dopo la scoperta e l’importazione dello zucchero, il quale divenne così indiscusso protagonista della dolcificazione, mettendo ai margini il miele, che veniva utilizzato in passato.
Lo zucchero, che in Europa fa la sua comparsa già nel 700 d.C., non divenne subito accessibile a tutti, per cui bisognerà attendere fino al Rinascimento per vedere il suo utilizzo nella produzione di confetti.
Ed è proprio in questo periodo che nasce a Sulmona (cittadina in provincia dell’Aquila, in Abruzzo) la fabbricazione, intesa in senso moderno, dei confetti con la loro forma e ricetta attuale. Oggi, i confetti sono il simbolo, non solo delle nozze, ma anche di tante altre occasioni di festeggiamento come:
- cresime,
- prime comunioni,
- battesimi,
- feste di laurea.
Sono una pausa di dolcezza da sgranocchiare quando si vuole, perché un buon confetto non ha bisogno di aspettare una festa per essere gustato!
I colori dei confetti
La tradizione dei confetti attribuisce un colore specifico per ogni cerimonia. Il bianco classico utilizzato, nello specifico, per celebrare i Sacramenti cristiani (battesimo, prima comunione, cresima e matrimonio), mentre in particolare il beige, il giallo, l’avorio, l’argento, l’acquamarina, il verde e l’oro rappresentano gli anniversari di nozze, compresi tra il 15° e il 50°. Inseguito i confetti azzurri e rosa che simboleggiano rispettivamente la nascita di un bambino o di una bambina. Il colore rosso, invece, viene donato agli invitati di una Laurea.